Lunga vita alla nuova carne!

Nel 1983 giunge in Europa Videodrome e va in scena la potenza meta-mediale dello schermo in quanto superficie penetrabile e che risucchia al suo interno chi vi si accosta: Cronenberg inaugura il genere body-horror-sci-fi. La rappresentazione filmica di tale vischiosità è determinante nelle dinamiche spettatoriali dominate dalla televisione del tempo (“la chiesa catodica”) e dai media futuri.

“Come to me… come to Nicki”, sussurra lo schermo pulsante a Max Renn, la cui superficie si gonfia nella sensuale escrescenza carnosa delle labbra di Nicki: Max vi si abbandona lasciandosi inghiottire dalla realtà oltre lo schermo, ma radiazioni e dipendenza dalle visioni non saranno scongiurate fuggendo lontano dall’apparecchio catodico poiché “Videodrome still exists” ed è molto vasto e complesso. “Long live the new flesh!” esclama Max, prima di spararsi un colpo dalla mano-pistola, accogliendo in sé la nuova carne di cyborg mediale che anticipa gli scenari di eXistenz (1999) e del cinema distopico del XXI secolo.