Gennaio 1995. Avevo compiuto 4 anni da qualche mese e fino a quel momento conoscevo solo i cartoni animati in tv. Sia chiaro però: in casa mia si guardavano solo quelli trasmessi in RAI, la Mediaset apparteneva a un noto personaggio che destava poca simpatia in famiglia.
La Disney aveva rilasciato da poco il suo nuovo film e i miei genitori pensarono che quello fosse l’anno giusto per introdurmi ai piaceri del cinema. Ho un ricordo nitido di quella serata, nonostante fossi molto piccola. Ricordo il cappotto che avevo indosso, il viaggio in macchina verso la sala, l’odore dei popcorn nell’atrio, il colore scuro del pavimento, la scomodità delle sedie in legno e la maestosità dello schermo illuminato.
L’anno successivo, prima di tornarci, ho avuto qualche perplessità relativa alle dimensioni dello schermo: così imponente, rispetto a me, da fare spavento. Senza lasciare che i timori venissero fuori, assecondai la mia curiosità, tornai al cinema e da allora non ho più smesso.