Come si possono inventare certe scene così? Questa domanda mi colse quando vidi Suspiria in TV da ragazzino. E in particolare mi riferisco allo spettacolare primo omicidio nella scuola di danza, violentissimo, surrealista.Del cinema, inizialmente mi hanno sempre colpito storie che sapevano emozionarmi, null’altro. Mi sono sempre piaciuti i gialli perché ero curioso di sapere il finale. Spesso mi bastava leggere un abbozzo di trama sui giornali e immaginare io il seguito della storia, per poi confrontarla col vero film. Successe anche con Suspiria, che mi affascinò per quei colori, quelle sonorità. Cercavo anche e soprattutto la meraviglia per le belle immagini ed era qualcosa che andava molto oltre la semplice adrenalina o la paura. Andai poi a vedere, nello stesso periodo, al cinema  L’ultimo imperatore e quando scoprii anche Bertolucci mi innamorai definitivamente del cinema italiano, al punto da volerne scrivere e divulgarlo, sempre in perenne crisi, ma stupendamente poliedrico.  

 

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