Qual è il tuo film preferito? Da quando ho iniziato a occuparmi di cinema – per studio, per lavoro, per passione soprattutto – è la domanda che mi è stata rivolta più spesso. La risposta è cambiata nel tempo, a volte a causa dell’età e delle conoscenze maturate, a volte per i colpi di fulmine e per gli abbagli che scandiscono il percorso di ogni cinefilo. Se provo a pensarci intimamente, però, la mente non può che andare a “Eva contro Eva” di Joseph L. Mankiewicz. E a Bette Davis, naturalmente. Ai suoi sguardi obliqui, alle sue boccate di sigaretta, alle sue battute caustiche sibilate a denti stretti, ai suoi incontenibili scoppi d’ira, ai suoi sprazzi di inaspettata, disarmante tenerezza. La mente va a “Eva contro Eva” e a quella replica televisiva intercettata da bambino, quasi per caso, durante la quale ho avuto la sensazione, per la prima volta, di stare guardando qualcosa di grande, rilevante, importante. Di stare guardando cinema.