Scegliere non è facile ma le definizioni aiutano: se parliamo di fiction escludiamo i primi vent’anni della tv italiana (niente sceneggiati) e consideriamo solo la produzione nazionale (niente telefilm né serie statunitensi).

Nasce la fiction: La Piovra (Rai 1-Rai 2, 1984-2001)

È il 1984 quando su Rai 1 va in onda La Piovra, ritratto scioccante e spietato della mafia che, intrecciando finzione e cronaca, ne denuncia i legami con il mondo politico. Le prime quattro stagioni, incentrate sulla figura tragica del Commissario Cattani, anti-eroe ante litteram interpretato da Michele Placido, raccolgono ascolti altissimi e scatenano polemiche feroci per il realismo con cui vengono rappresentate vicende e protagonisti della storia politica ed economica del Paese. Cattani muore tragicamente alla fine della quarta stagione. L’andamento discontinuo delle stagioni successive descrive perfettamente tensioni e contraddizioni della classe dirigente italiana di quegli anni.

L’erede dello sceneggiato: Il Commissario Montalbano (Rai 2-Rai 1, 1999-)

Trasmessa da Rai 2 nel 1999 e da Rai 1 a partire dalla quarta stagione, Il Commissario Montalbano è l’adattamento televisivo dei romanzi di Andrea Camilleri. Due o quattro episodi autoconclusi per ciascuna stagione, dove il protagonista (Luca Zingaretti) risolve casi ambientati nell’immaginaria cittadina siciliana di Vigata con l’aiuto di un microcosmo di personaggi ricorrenti adorati dal pubblico. Gli ascolti si mantengono altissimi anche nelle repliche dei singoli episodi trasmesse nel corso degli anni. L’aderenza al linguaggio letterario, l’equilibrio tra comico e tragico, il ritmo blando della narrazione, l’attenzione alle relazioni rivisitano alcuni stilemi classici, e molto amati, dello sceneggiato.

Il period drama italiano: Elisa di Rivombrosa (2003-2005)

Elisa di Rivombrosa  è un period drama trasmesso da Canale 5, incentrato sull’amore contrastato tra la giovane, bella e umile Elisa Scalzi (Vittoria Puccini) e il giovane, bello e tormentato Conte Ristori (Alessandro Preziosi). L’atmosfera riprende il romanzo d’appendice ottocentesco, riferimento apparentemente lontano dai gusti televisivi degli anni Duemila: invece, inaspettatamente, Elisa di Rivombrosa si trasforma nella versione in costume della soap opera, genere storicamente apprezzato dal pubblico di Canale 5. Gli ascolti aumentano di puntata in puntata fino a toccare il 40% di share, con tanto di merchandising, cofanetti DVD, album di figurine, parodie e Telegatti.

La meta-fiction satellitare: Boris (2007-2022)

Trasmessa dal 2007 sui canali satellitari Fox e FX, Boris è una satira del mondo produttivo della televisione generalista attraverso il racconto del backstage dell’immaginaria fiction “Gli Occhi del Cuore”. È la televisione che guarda se stessa, le storture e il “raffazzonismo” all’italiana che contraddistinguono (anche) la realtà produttiva della sua industria. Gli ascolti non sono paragonabili alle fiction generaliste, ma il passaparola – e la pirateria – trasformano Boris in un fenomeno di culto per il pubblico giovane. Nel 2022, dodici anni dopo la terza stagione, ne viene realizzata una quarta, destinata alle piattaforme: distribuita da Disney+,  stavolta l’oggetto della narrazione sono le difficoltà di una realtà produttiva italiana che si deve confrontare con le logiche internazionali dello streaming.

Da fiction a serie tv: Gomorra (2014-2021)

Prodotta da Sky Italia, Gomorra – La serie debutta nel 2014 contemporaneamente su Sky Atlantic e Sky Cinema: una scelta che sancisce l’apertura italiana alle dinamiche produttive, alle scelte estetiche e ai formati della grande serialità internazionale: la serie verrà venduta in 190 Paesi. Ispirato al libro-denuncia di Roberto Saviano, l’universo criminale di Gomorra è un mondo capovolto popolato da personaggi totalmente negativi, le cui dinamiche relazionali rispecchiano sorprendentemente il mondo “normale”. Gli spettatori non dimenticano di trovarsi immersi in un universo criminale, ma una scrittura attenta e production values elevati riescono a farli empatizzare con i protagonisti. Ulteriore testimonianza del valore della serie è la presenza di uno dei più riusciti esempi di anti-eroe donna dell’intero panorama seriale internazionale: la spietata, appassionata e materna Imma Savastano.

Il medical drama di successo: DOC – Nelle tue mani (2020-)

Il genere medical storicamente è una scommessa rischiosa per la fiction italiana, che deve fare i conti con modelli internazionali inarrivabili. DOC – Nelle tue mani, invece, vince una sfida apparentemente impossibile. Protagonista è il Dottor Fanti (Luca Argentero), che porta sullo schermo la storia vera del primario Pierdante Piccioni, colpito da amnesia dopo aver subìto un’aggressione armata. I tentativi di recuperare la memoria si intrecciano con le storie di pazienti, specializzandi e strutturati. Nelle tre stagioni, premiate da ascolti altissimi, DOC racconta coraggiosamente la contemporaneità, intrecciando verità e finzione senza perdere credibilità, come negli episodi  dedicati al Covid, che nella vita reale aveva bloccato le riprese della prima stagione, o nel ‘disaster episode’ La scossa nella terza stagione, dove scrittura e production values non hanno nulla da invidiare ai colossi statunitensi, tanto che Fox ne sta producendo una versione per il mercato americano.

La fiction sui social: Mare fuori (2020-)

Oltre 105 milioni di visualizzazioni ne hanno fatto il contenuto più visto di sempre sulla piattaforma Rai Play. Mare Fuori, la fiction Rai ambientata in un carcere minorile a Napoli, è diventata un brand capace di generare un teen stardom fatto di celebrities digitali da milioni di followers. Dopo una partenza in sordina su Rai 2, il fenomeno è esploso con la distribuzione su Netflix, diventando un cult per la Gen Z, che ne ha viralizzato personaggi, meme e frammenti su TikTok.  Il passaggio dal crudo realismo della prima stagione a toni più melò ha generato non poche polemiche nei fan; tuttavia, è innegabile che Mare fuori abbia non solo proposto, ma rivitalizzato sulla tv generalista un genere delicato come il teen drama, realizzando un racconto di formazione dal successo social senza precedenti.