Durante il film assistiamo alle belle passeggiate della coppia per la città e intorno all’aeroporto di Lisbona, dove, all’inizio degli anni Sessanta, tutto era verde, c’erano fiumi, alberi e colline a perdita d’occhio. Nei primi secondi del film, si vede un panorama con alcune case sullo sfondo e le parole “António da Cunha Telles presenta”; il panorama continua e, inquadrando due ulivi, appare “Isabel Ruth – Rui Gomes in”; infine, in dissolvenza, sempre con l’inquadratura dei due ulivi sullo sfondo, il titolo del film in caratteri leggermente più grandi: “Os verdes anos”. L’essenza del film è già stata mostrata in tutta la sua materialità: António da Cunha Telles si mette al servizio del paesaggio, mentre Paulo Rocha inserisce due ulivi, Isabel Ruth e Rui Gomes, per raccontare una storia di quegli anni verdi, quei due alberi, anche loro verdi. Verde, questo, che è totalmente simbolico, sia nel supporto cinematografico, che riprende tutto in bianco e nero, sia nell’elemento intrinseco che immaginiamo sia il colore del paesaggio stesso.

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