La pellicola inizia con la voce fuori campo di Fabrizio, il protagonista, che corre per le strade di Parma alla ricerca della sua fidanzata: “Clelia è quella dolcezza di vivere che io non voglio accettare.” La ragazza incarna il destino borghese di Fabrizio, quell’ambiente che gli sta troppo stretto e dal quale cerca disperatamente di evadere attraverso l’impegno politico, con l’adesione al partito comunista, e attraverso un rapporto sentimentale nuovo che rompe tutte le regole della società civile: si innamora di sua zia Gina. La donna porta con sé l’atmosfera seducente della grande città moderna contro la noia della provincia, e il loro amore è una sfida alle convenzioni sociali. Nella sequenza più potente del film i personaggi del triangolo amoroso si incontrano al Teatro Regio dove si inaugura la stagione lirica con il Macbeth di Verdi; Fabrizio ha fatto la sua scelta ed è tornato al suo mondo, “perché gli uomini fanno la loro storia in un ambiente che li condiziona”.

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