Poco più che adolescente mi misi in testa di cercare notizie sul nonno materno, soldato nella Prima guerra mondiale, incontrato solo attraverso foto e racconti. Purtroppo mi dovetti accontentare delle misere note del suo foglio matricolare, ma non demorsi. Anzi, ciò mi spinse a voler sapere di più di quell’evento. Accanto a qualche lettura mirata vidi anche La grande guerra di Monicelli, che mi travolse. In particolare mi colpì la vicenda digressiva del soldato Rosario Nicotra, follemente innamorato di una misteriosa diva del cinema, tale Francesca Bertini, giunta anch’ella al fronte sotto forma di surrogato fotografico. Quel rapporto infantile e morboso, a me noto e oscuro a un tempo, rimase a lungo sospeso nella memoria, in attesa di trovare risposta. Il riscontro arrivò anni dopo, in un’aula universitaria, spingendomi a riscoprire divi e film del muto, nell’illusione, forse, di avvicinarmi a chi non ho potuto conoscere di persona.

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