Nella primavera del 2004 mi preparavo ad affrontare l’esame di maturità con un percorso tematico il cui titolo, “La miseria morale e materiale nell’epoca della ricostruzione”, rivelava l’ambizione a realizzare un vero e proprio lavoro di ricerca. Rifiutando di ricorrere a percorsi preconfezionati, optai per la strada più faticosa approfondendo il secondo dopoguerra, periodo storico rimasto quasi del tutto fuori dal programma scolastico. Aggiunsi una materia non prevista: il cinema, con La ciociara (V. De Sica, 1960) in versione restaurata nella collezione “Cinema Forever. Non è stato il mio primo incontro con il cinema, ma con il pensare il cinema: la trasposizione dal libro al film; la triade scrittore (Moravia), sceneggiatore (Zavattini), regista; il rapporto madre-figlia; la devastazione materiale e morale (appunto) della guerra; il dramma di due donne; la forza attoriale della Loren, ecc. Una capacità analitica che avrei affinato solo a partire dall’ottobre di quello stesso anno con l’inizio degli studi universitari.

0