Gli ibridi nati dall’incontro tra cinema documentario e cinema di fiction che popolano il territorio della docufiction che cosa ci permettono di capire della produzione documentaria e dei suoi confini? Ad accendere in me l’esigenza di trovare risposta a questo quesito che, ad oggi, ha guidato gran parte della mia attività di ricerca sono bastate poche scene del mockumentary Forgotten Silver (P. Jackson e C. Botes, 1995), viste durante una lezione del corso di Cinematografia documentaria. Questo film per la TV si appropria dei modi di racconto del documentario celebrativo per far sembrare reali le immaginarie vicissitudini di un fantomatico, dimenticato pioniere del cinema di nome Colin McKenzie. E a colpirmi di Forgotten Silver è stata proprio la capacità d’indurre lo spettatore a riflettere sulla sua tendenza ad accettare un prodotto audiovisivo come documentario sulla base della presenza di estetiche e di una modalità di rappresentazione comunemente associate alla nonfiction.